PAQUAL®

Quercetina,  Acido Tiottico, Colina Bitartrato, Vitamina B1, Vitamina B12, Acido folico.

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PAQUAL® E QUERCETINA

La QUERCETINA

Contribuisce ad allontanare una possibile chemio resistenza quando viene somministrato insieme ad una chemio-terapia ed evidenzia una attività chelante i metalli come il ferro, alluminio, piombo etc.
Attenua gli effetti collaterali della chemioterapia.

Le suddette informazioni NON sostituiscono terapie in corso e soprattutto NON sostituiscono il parere del medico. Si consiglia di rivolgersi e consultare sempre il proprio medico.

Ossidazione

La terapia oncologica provoca un aumento incontrollato di uno stato patologico ossidativo.

Infiammazione

Lo stato patologico esalta la sintesi di citochine, pro-infiammazione.
Come conseguenza di una terapia oncologica, aumentano TNF-alpha, IL 6, IL 8, IL 1alpha, tox e marker di produzione di prostaglandine.

Dolore

L'infiammazione trascurata è causa di dolore cronico.

Bugiardino PAQUAL ®

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CAMPO D’AZIONE PAQUAL®

Numerose ricerche scientifiche hanno documentato gli effetti positivi di elementi, quali la quercetina, l’acido alfa lipoico (R+), la vitamina C – D3 – B6, B1, B12, B9 nella protezione a lungo termine delle cellule neuronali, cardia- che, prostatiche, retiniche e quelle che compongono l’apparato immunitario dai radicali liberi, originatisi durante i normali processi metabolici provenienti da fattori esterni come agenti tossici. L’estesa letteratura scientifica sulla quercetina e l’acido alfa lipoico (R+) ha evidenziato come essi, singolarmente o in sinergia, oltre ad agire come an- tiossidanti, siano efficaci nell’ostacolare in vitro lo sviluppo di linee cellulari indifferenziate. Diversi studi epidemiolo- gici eseguiti su campioni significativi di popolazione, hanno messo in evidenza che l’assunzione quotidiana di questi micronutrienti riduce il rischio di sviluppare un carcinoma.

ATTIVI FUNZIONALI

Quercetina. Flavonoide con una varietà di effetti farmacologici e biochimici, comprovati in vitro, vivo e soggetti umani, con attività antinfiammatoria, antalgica (comprese le algie oftalmiche, sindrome di Sjögren), antiallergica, antimicrobica, epatoprotettore, di protezione gastrointestinale, antivirale, attiva sulle Cistiti Interstiziali, antitrom- botico, azione cardioprotettiva, antidiabetica, antineoplastica e anticariogenica, azione utile come coadiuvante nel trattamento di neuropatie degenerative quali Parkinson, Alzheimer, Sclerosi Multipla. La Quercetina, come visto in oncologia, esalterebbe l’efficacia dei principi attivi di sintesi chimica, creando una protezione sugli stessi e allonta- nando una possibile farmacoresistenza. Gli effetti antidiabetici, antinfiammatori, antiossidanti, antimicrobici, anti- Alzheimer, antiartritici, cardiovascolari e cicatrizzanti della quercetina sono stati ampiamente studiati, così come la sua attività antitumorale contro diverse linee cellulari tumorali è stata recentemente segnalata. Di recente si è appreso l’interesse intorno alla Quercetina dopo i risultati di uno studio scientifico (CNR Policlinico La Sapienza Um- berto 1° - Roma – ha dimostrato che è in grado di bloccare la replicazione e contagio del coronavirus. La Quercetina è stata oggetto più di 19.000 studi pubblicati su PubMed e 200 trials verificati. Il 3 settembre 2020 è stato rilasciato un comunicato stampa sul sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che titolava: “Una molecola di origine naturale che inibisce la SARS-CoV-2”, in cui riporta i risultati di uno studio appena pubblicato con risultati significa- tivi scientificamente controllati intorno alla validità della Quercetina che funziona da inibitore specifico per SARS- CoV2. La Quercetina possiede un effetto destabilizzante sulla proteina 3CLpro, sufficiente per bloccare il contagio e la replicazione del coronavirus, fondamentale per il suo sviluppo compresa l’attività enzimatica risultante letale per il virus. Il risultato è frutto del lavoro di ricerca condotto da Bruno Rizzuti dell’Istituto di nanotecnologia del Consi- glio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec)di Cosenza con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid ed è stato pubblicato sulla rivista International journal of Biological Macromolecules. La Quercetina possiede una forte azione antivirale verso numerosi virus fra i quali i più significativi studiati sino ad ora sono: Herpes virus tipo 1, Virus parain- fluenzale 3, Poliovirus, Virus respiratorio sincinziale e Epatite C. La sua azione si evidenzia nell’inibizione sia della capacità di replicazione del virus che della sua contagiosità. E’ dimostrato che riduce i seguenti danni indotti dal diabete: danni al fegato, nefropatia, disturbi riproduttivi e neurodegenerativi, retinopatia. Protegge dalle malattie cardiovascolari. Sono stati condotti molti studi sugli effetti della quercetina sulle malattie cardiovascolari. In studi su modello animale è stato osservato che contrasta l’ipertensione, la lesione da ischemia-riperfusione del miocar- dio e colesterolo. Uno studio clinico a doppio cieco randomizzato su pazienti ipertesi ha dimostrato che 730mg al giorno di quercetina per 28 giorni hanno ridotto sia la pressione sistolica che diastolica (massima e minima)”. La quercetina potenzia l’autofagia ovvero il processo di degradazione attraverso il quale macromolecole, proteine mal ripiegate e organelli vengono degradati dai lisosomi e riciclati e costituisce un processo indispensabile per l’ome- ostasi cellulare. Quindi, protegge e ripulisce i polmoni e il fegato. Contrasta l’Alzheimer. La quercetina è utilizzata per lo sviluppo di formulazioni anti-Alzheimer a causa del suo effetto neuroprotettivo contro lo stress ossidativo e l’eccito tossicità attraverso meccanismi di regolazione dell’apoptosi.

La tirosinasi catalizza l’idrossilazione dei monofenoli in O-difenoli (attività della monofenolasi), quindi all’O-chinone (attività della difenolasi) e infine alla melanina. Un accumulo eccessivo di melanina porta a diversi disturbi della pig- mentazione, come macchie dell’età del melasma, lentiggini e melanoma. L’inibizione della sovraespressione della tirosinasi può ridurre la generazione di melanina e quindi prevenire e trattare questi disturbi. Contrasta l’artrite. Studi su modello animale hanno dimostrato che la quercetina ridurre il dolore e l’infiammazione associati all’artrite. Pro- tegge il fegato dai danni dell’alcol. Il consumo di alcol rappresenta circa il 10% dei decessi globali tra le popolazioni di età compresa tra 15 e 49 anni. La quercetina ha dimostrato su modello animale di migliorare la steatosi epatica indotta da etanolo (alcol Acido-R-tioctico (R+) È un prodotto di supporto nutrizionale classificato come antiossidan- te-antiradicalico naturale detto anche acido tiottico, nella sua forma fisiologica R(+). L’acido R-tiottico/alfa lipoico è sintetizzato nelle cellule dei tessuti ed è presente negli alimenti di quotidiano consumo. E’ definito l’antiossidante ideale per la sua elevata reattività verso i radicali liberi (radicali ossigeno-ROS) da cui protegge il sistema nervoso cerebrale. Rigenera le vitamine C ed E. Inoltre stimola la sintesi endogena del glutatione. L’Acido Alfa Lipoico ha dimostrato di generare effetti positivi di una vasta gamma di situazioni patologiche: Diabete, funziona come enzima o co-vitamina dove aumenta l’utilizzazione e la biodisponibilità del glucosio rilevandosi utile nel trattamento del diabete tipo I, tipo II e sub-clinico, contribuisce a prevenire le patologie correlate all’intolleranza del glucosio, Atero- sclerosi, patologie Cardiache, Cataratta, infiamazione, patologie Neurodegenerative tra cui il morbo di Parkinson ed Alzheimer, conseguenze dell’esposizione a sostanze tossiche di varia natura e danni da esercizio fisico. L’Acido Alfa lipoico possiede proprietà utili nel trattamento delle neuropatie periferiche e in presenza di compromissione di un nervo (lombosciatalgie, cervicalgia, tunnel carpale, parestesie).

Acido Folico

Studi internazionali dimostrano che l’Acido Folico possa svolgere un ruolo importante abbassando i livelli di ipero- mocisteinemia nella prevenzione dell’Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Multipla e malattie degenerative. L’Acido Folico, contenuto in PAQUAL® è indicato in tutte le anemie megaloblastiche legate ad un deficit Folico d’origine nutritiva o tossica. A titolo profilattico o curativo il suo impiego è indicato nelle affezioni gastrointestinali croniche di tipo Sprue o Steatorrea. . Da ricordare che la concentrazione dell’Acido Folico del liquido cefaloradichiano Il folato è una vitamina essenziale per la sintesi e la riparazione del DNA, per la crescita cellulare e la risposta immunitaria adatta- tiva. La furina è un enzima associato alle infezioni batteriche e virali ed è un obiettivo promettente per il trattamento delle infezioni. Recentemente, è stato notato che l’acido folico era in grado di inibire la furina, prevenendo il legame da parte della proteina spike SARSCoV- 2, impedendo l’ingresso cellulare e il turnover del virus. Pertanto è stato suggerito che l’acido folico potrebbe essere utile per la gestione della malattia respiratoria associata a COVID-19 nelle prime fasi [10]. Un recente rapporto di preprint che l’acido folico ei suoi derivati acido tetraidrofolico e acido 5-metil tetraidrofolico hanno affinità di legame forti e stabili contro SARS-CoV-2, attraverso il docking molecolare basato sulla struttura. Pertanto, l’acido folico può essere utilizzato come approccio terapeutico per la gestione del COVID-19 [11]. Una carenza di vitamina B9 può portare ad anemia negli adulti.

Vitamina B12

La carenza della B12 nell’uomo evidenzia la malattia di Biermer o Anemia perniciosa o megaloblastica dalla mancata nutrizione dei globuli rossi con formazione di anomali percussori megaloblastici . Oggi si ricorre all’impiego della vitamina B12 in svariate affezioni neurologiche e reumatiche, neuriti e polinevriti, emicrania, nevralgie cervico-bra- chiali, periartrite scapolo-omerali, torcicollo, lombaggine, nelle quali la B12 svolge proprietà trofiche ed antalgiche. La tolleranza della B12 è eccellente. Una carenza di B12 compromette l’effetto protettivo dei folati.

Vitamina B6

Il piri dossale 5-fosfato (PLP) è una forma attiva di piridossina (vitamina B6) ed è un cofattore essenziale in varie vie infiammatorie con carenza che porta alla sregolazione immunitaria. PLP ha una relazione inversa con IL-6 plasma- tico e TNF- in condizioni infiammatorie croniche. Durante l’infiammazione, l’utilizzo del PLP aumenta i risultati nel suo esaurimento, suggerendo che i pazienti COVID-19 con elevata infiammazione possono avere una carenza. Bassi livelli di PLP sono stati osservati in pazienti con diabete di tipo2, malattie cardiovascolari e negli anziani, gruppi che  sono a più alto rischio di esiti peggiori di COVID-19. Tra i pazienti con COVID-19 sono stati osservati anche disordi- ni delle risposte immunitarie e aumento del rischio di coagulo patia. In una recente prestampa si suggerisce che l’integrazione di PLP mitiga i sintomi del COVID-19 regolando le risposte immunitarie, diminuendo le citochine pro infiammatorie, mantenendo l’integrità endoteliale e prevenendo l’ipercoagulabilità. In effetti, è stato dimostrato tre decenni fa che i livelli di PLP riducono le anomalie nell’aggregazione piastrinica e nella formazione di coaguli di sangue.

Vitamina D3

Uno studio del 2011 ci rivela: “La vitamina D è stata a lungo riconosciuta come essenziale per il sistema scheletrico. Ricerche più recenti suggeriscono che svolge anche un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario, includendo le risposte immunitarie all’infezione virale. Studi epidemiologici interventistici e osservazionali forni- scono prove del fatto che la carenza di vitamina D può conferire un aumentato rischio di infezione da influenza e vie respiratorie. La carenza di vitamina D è anche prevalente tra i pazienti con infezione da HIV. Il Dr. Fabrizio Balducci, erborista con esperienza trentennale, spiega: “La vitamina D, considerata ormai un ormone, è quella che iperattiva le cellule dendritiche che sono quelle disseminate dal sistema immunitario in tutti i distretti collegati con l’esterno (stomaco, polmone, etc.). Le cellule dendritiche sono le prime che segnalano la presenza di un potenziale antigene e di conseguenza allertano attraverso le IL12 il sistema immunitario che invia in loco linfociti Natural Killer. E’ la difesa più rapida, quindi una sensibilizzazione promossa dalla vitamina D alle cellule dendritiche . Sempre parlando della vitamina D, c’è da dire che ha un’attività diretta nella stimolazione dei linfociti TREG che tendono al ripristino della bilancia immunitaria Th1-Th2, e questo è molto importante perché le molte persone che hanno un sistema alterato verso un’iper-espressione dei linfociti Th2, ossia chi soffre di disbiosi intestinale, di malattie autoimmuni sistemi- che, ma anche di allergie, hanno di conseguenza una soppressione dei linfociti Th1 che sono preposti alla difesa virale ed altro. Risultano quindi meno riparate verso un probabile attacco virale e faranno molta fatica a risolvere una patologia da virus. Ecco quindi che la vitamina D offre un doppio vantaggio, ma le dosi devono essere prossime agli 80 ng/ml.” Una ricerca pubblicata alla fine del 2012 su BMJ Open suggerisce che l’integrazione giornaliera con vitamina D provoca infezioni respiratorie meno gravi e un minore uso di antibiotici in una popolazione sensibile. Un recente studio del 2019 intitolato “Attivazione polmonare della vitamina D3 ed effetto preventivo contro la polmoni- te interstiziale” ha dimostrato che nei polmoni ci sono i recettori e gli enzimi della vitamina D, dove essa svolge un’a- zione antinfiammatoria e preventiva sulla polmonite interstiziale. La polmonite interstiziale è proprio la conseguenza potenzialmente letale del nuovo coronavirus. l’infiammazione sofferta da alcuni pazienti COVID-19.

Vitamina B1

In neurologia la vitamina B1 è un potente neurotrofico, indicata nelle polinevriti etiliche, nutrizionali, metaboliche (diabete, gravidanza, affezioni gastrointestinali); nelle neuriti di origine traumatica o da compressione; nelle neuriti infettive e batteriche in corso di difterite, di poliomielite, di tubercolosi o di herpes; nella sciatica o nevralgie cervico brachiali o lombosacrali; nei dolori reumatici di ogni tipo; nelle algie post-zosteriane o algie degli amputati; nelle algie dei cancerosi, degli artritici; negli accessi di emicrania; nelle nevralgie dentarie e nelle algie oftalmiche. Non esiste ipervitaminosi da B1, in quanto l’eccesso viene eliminato spontaneamente dall’organismo con le urine e la sudorazione. La tiamina (vitamina B1) è in grado di migliorare la funzione del sistema immunitario e ha dimostrato di ridurre il rischio di diabete di tipo2, malattie cardiovascolari, disturbi legati all’invecchiamento, malattie renali, cancro, disturbi mentali e disturbi neurodegenerativi [3]. La carenza di tiamina colpisce il sistema cardiovascolare, provoca neuro infiammazione, aumenta l’infiammazione e porta a risposte anticorpali aberranti. Poiché gli anticor- pi, e soprattutto le cellule T, sono necessari per eliminare il virus SARS-CoV-2, la carenza di tiamina può potenzial- mente provocare risposte anticorpali inadeguate e conseguentemente sintomi più gravi. Quindi, è probabile che livelli adeguati di tiamina aiutino nelle risposte immunitarie adeguate durante l’infezione da SARS-CoV-2. La tiamina funziona anche come inibitore dell’isoenzima dell’anidrasi carbonica.

Colina

E’ una sostanza organica identificata come nutriente vitale. E’ un componente dei lipidi che compongono la membrana cellulare e del neurotrasmettitore acetilcolina. Agisce con l’inositolo per emulsionare i grassi e mantiene gli stessi in forma libera allontanando la probabilità che essi si depositino nelle pareti delle arterie e della cistifellea. Aiuta il fegato a non accumulare troppi grassi e previene danni al fegato. Riduce il colesterolo ed equilibra i livelli di omocisteina, allontanando patologie cardiache. Previene diversi tipi di cancro e può essere indicata per coloro che soffrono di asma per le sue attività antinfiammatorie. Nelle donne in menopausa aiuta a mantenere la giusta umidità. E’ dimostrato che la colina apporti benefici agli anziani con perdite di memoria.

AVVERTENZE

Le suddette informazioni riportate in PAQUAL® non sono consigli medici e non potrebbero essere accurate. I con- tenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere del medico. Le informazioni scientifiche riportate non possono essere utilizzate come diagnosi. Non può sostituire né vuole sostituirsi alla consulenza medica di qualsiasi patologia. Il lettore cercherà piena autorizzazione medica da parte di un medico autorizzato. Il lettore si assume la responsabilità dell’uso delle informazioni suddette declinando gli autori da ogni responsabilità diretta o indiretta verso se stessi o verso terzi. AVVISO: Il PAQUAL® non deve essere somministrata durante la gravidanza e allatta- mento. Il prodotto va conservato in luogo fresco e lontano da fonti di calore e luce intensa.

INDICAZIONI

PAQUAL® è indicato in tutti i soggetti esposti a sostanze ossidanti e/o con carenze di micronutrienti antiossidanti, compreso i pazienti in terapie croniche per ripristinare le difese immunitarie in periodi di pandemie da coronavirus e simili - compreso virus influenzale annuale.

MODALITÀ D’USO

Si suggerisce l’uso di PAQUAL® da uno a più compresse al dì, secondo parere del medico dopo i pasti. È importan- te seguire un’assunzione regolare e costante del prodotto per garantire un giusto supplemento dei micronutrienti antiossidanti necessari ad integrare e rafforzare le difese immunitarie. PAQUAL® non deve essere utilizzato dopo la data di scadenza e va tenuto lontano dalla portata dei bambini. PAQUAL® è un integratore avente effetto nutritivo o fisiologico (Direttiva 2002/46/CE), È notificato al Ministero della Salute e prodotto in stabilimenti autorizzati secon- do il regolamento (CE) 852/2004 – (HACCP).

CERIFICAZIONI

Tutti i micronutrienti contenuti in PAQUAL® sono certificati all’estratto secco (98%). • Le compresse di PAQUAL® sono gastroresistenti.
• PAQUAL® è certificato privo di OGM.
• PAQUAL® è certificato senza glutine e lattosio.

• La struttura farmaceutica che produce PAQUAL® è certificata secondo le linee guida del Ministero della Salute e possiede l’autorizzazione per la produzione dei nutraceutici/integratori.
• PAQUAL® si avvale del certificato di Stabilità dei suoi micronutrienti.
• Riconoscimento idoneità a svolgere la funzione di Persona Qualificata ai fini dell’articolo 52 del Decreto Legislativo – 24 aprile 2006 – n° 219 – Rilasciato dall’AIFA.

• Certificato Sanitario per l’esportazione (HELATH CERTIFICATE FOR EXPORTACION). Sistema Qualità Certificata. – UNI EN ISO – 9001: 2008.
• Atto di riconoscimento ai sensi del regolamento (CE) n° 852/2004.
• Capitolato tecnico; Allegati: Autorizzazione stabilimento di produzione. Astuccio contenente 40 compresse da 1 g. – Formula proprietaria/distribuzione: . Astuccio contenente 40 compresse da 1 g. - Formula proprietaria / distri- buzione PHARMA GAM s.r.l. - Sito www.pharmagam.com - Giovanni Antonio Mereu Amm.re Delegato Tech. Scien- tific Manager.Tel.: +39 3487438088. Prodotto e confezionato per conto di PHARMA GAM srl da Alfa Omega srl – via Leonardo da vinci, 57/A – 44034 Copparo (FE) – sito: www.alfaOmega.it Autorizzazione stabilimento di produzione.