NOVA Q® 

Quercetina, Vitamina C, Vitamina D3, Vitamina E, Acido Tiottico.

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NOVA•Q, secondo il metodo O.R.A.C., evidenzia un abbattimento significativo dell'ossidazione. Si contiene l'innalzamento dei R.O.S. conseguente a terapia.

Gli elementi contenuti in NOVA•Q, considerati tutti con attività antitumorale (vedi letteratura) contribuiscono a:

Completare l’eradicazione di possibili nicchie tumorali ancora stordite, ma attive dopo una chirurgia,   chemio terapia e radioterapia.
Lavare il paziente da effetti tossici sia della Radio che Chemioterapia.
Allontanare la fatica riducendola da grado 2 a grado 1.
Ripristinare le difese immunitarie.
Normalizzare l’apparato gastro intestinale partendo dal ripristinare le attività epatiche.
Allontanare una depressione lieve, moderata di tipo reattiva.
Rimediare una attività antiossidante ed allontana possibili metastasi.
Ripristinare una risposta cardiovascolare modificata da stress con conseguente aumento della forza di contrazione, della portata e gittata cardiaca con conseguente significativa Perfusione Renale.
Allontanare una apoptosi di motoneuroni e ripristina sia la conduzione che cognizione neuronale.

Possibile obiettivo: miglioramento della qualità della vita.

NOVA•Q combatte lo stress normalizzando i ROS, con un contributo di capacità antiossidante totale di 6,24 volte superiore al TROLOX.

NOVA•Q riduce l’infiammazione in macrofagi e adipociti umani isolati ed attenua l’espressione basale dei geni infiammatori come TNF-a, IL-6, IL-8, IL-1b, interferone - g inducibile proteina 10 e ciclossigenasi (COX).

Le Citochine pro infiammazione sono presenti nel pavimento pelvico e sono considerate potenziali Market carcinogenesi colorettale, prostatico e vescicale. NOVA•Q riduce l’espressione e l’attività COX-2mRNA sia sulle cellule non stimolate che nelle cellule Caco2 stimolate con e-interleuchina-1b.


NOVA•Q riduce la proliferazione dall’espressione soppressa di COX-1, COX-2 e i NOS (Ossido Nitrico Inducibile) e la proliferazione delle cellule maligne.

In un processo per la prevenzione dei Polipi, 872 partecipanti volontari sono stati esaminati per determinare l’efficacia della Quercetina che ha provocato una associazione inversa tra le concentrazioni sieriche di IL-6 durante il lavoro è stato inversamente associato ad un alto rischio di recidiva di Adenoma Avanzato.

Gli attivatori plasmogeni di tipo Urochinase (uPA) e Metalloproteinasi di matrice 3 o Stromelisina sono enzimi coinvolti nell’invasione e nelle metastasi tumorale tra cui il tumore alla prostata. La QUERCETINA, primo micronutriente della NOVA Q, down-regola uPA e uPRA. NOVA Q, come fitochimico, ha diversi meccanismi d’azione detti bersagli biologici.

In urologia sono stati pubblicati numerosi lavori clinici intorno alla QUERCETINA, primo elemento presente in NOVA•Q:

  • nelle CISTITI INTERSTIZIALI, considerata malattia rara
  • nel dolore pelvico prostatico cronico
  • nella sindrome cronica dolorosa di categoria III batterica e abatterica.
  • In tutti questi casi la QUERCETINA, contenuta in NOVA•Q riduce le secrezioni prostatiche con i marcatori infiammatori, prostaglandina E2, determina un aumento delle endomorfine nella secrezione prostatica con un'aumentata attività batterica sui grm positivi e negativi.


NOVA • Q® 
IN ONCOLOGIA

La QUERCETINA, elemento principale di NOVA•Q
  • Contribuisce ad allontanare una possibile chemio resistenza quando viene somministrato insieme ad una chemio-terapia ed evidenzia una attività chelante i metalli come il ferro, alluminio, piombo etc.
  • Attenua gli effetti collaterali della chemioterapia.

    Le suddette informazioni NON sostituiscono terapie in corso e soprattutto NON sostituiscono il parere del medico. Si consiglia di rivolgersi e consultare sempre il proprio medico.

Ossidazione

La terapia oncologica provoca un aumento incontrollato di uno stato patologico ossidativo.

Infiammazione

Lo stato patologico esalta la sintesi di citochine, pro-infiammazione.
Come conseguenza di una terapia oncologica, aumentano TNF-alpha, IL 6, IL 8, IL 1alpha, tox e marker di produzione di prostaglandine.

Dolore

L'infiammazione trascurata è causa di dolore cronico.

Bugiardino NOVA Q®


NOVA Q®

Quercetina

La quercetina è un bioflavonoide dal potere antivirale, antistaminico, Antinfiammatorio, Immunomodulante, Antitumorale, utile per rafforzare i capillari, contrastare le allergie e prevenire l’influenza. Di recente si è acceso l’interesse sulla quercetina dopo i risultati di uno studio scientifico che ha dimostrato che è in grado di inibire il coronavirus. Il 3 Settembre 2020 è stato rilasciato un comunicato stampa sul sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) intitolato “La molecola di origine naturale che inibisce SARS-CoV-2” che riporta i risultati di uno studio appena pubblicato con il conseguimento di obbiettivi significativi. Cito qui un estratto significativo che ci darà spunto di approfondimento. Oltre che potente antivirale, la quercetina offre altri benefici che sono stati confermati da diversi studi Scientifici. L’abstract di una recente review intitolata “Therapeutic Potential of Quercetin: New Insights and Perspectives for Human Health” pubblicata a Maggio 2020 afferma: «La quercetina e i suoi derivati sono sostanze fitochimiche presenti in natura con promettenti effetti bioattivi. Gli effetti antidiabetici, antinfiammatori, antiossidanti, antimicrobici, anti-Alzheimer, antiartritici, cardiovascolari e cicatrizzanti della quercetina sono stati ampiamente studiati, così come la sua attività antitumorale contro diverse linee cellulari tumorali è stata recentemente segnalata. Contrasta le allergie con i suoi effetti antistaminici. Secondo diversi studi, la quercetina è efficace nello stabilizzare le membrane dei mastociti, responsabili del rilascio di istamina. Riducendo così la degranulazione di queste cellule, agisce direttamente alla fonte delle reazioni allergiche e dei sintomi ad esse associati. Previene il diabete e contrasta le sue complicanze. Molti studi hanno dimostrato che la quercetina è un promettente bersaglio farmacologico per il trattamento del diabete. Sono stati proposti numerosi meccanismi per l’azione anti-iperglicemica della quercetina, tra cui sono comuni l’aumento della sensibilità all’insulina, la promozione della sintesi del glicogeno e il miglioramento della resistenza all’insulina. La quercetina promuove l’effetto di sensibilizzazione all’insulina stimolando la proliferazione delle cellule beta pancreatiche, migliorando il metabolismo del glucosio e la secrezione di insulina. Inoltre, la quercetina ha migliorato i livelli di insulina plasmatica e ridotto il glucosio nel sangue nei modelli di diabete mantenendo la massa e la funzione delle cellule β e aumentando così l’effetto dell’insulina sierica. E’ dimostrato che riduce i seguenti danni indotti dal diabete: danni al fegato, nefropatia, disturbi riproduttivi e neurodegenerativi, retinopatia Protegge dalle malattie cardiovascolari. Sono stati condotti molti lavori sugli effetti della quercetina sulle malattie cardiovascolari. In studi su modello animale è stato osservato che contrasta l’ipertensione, la lesione da ischemia-riperfusione del miocardio e colesterolo. Uno studio clinico a doppio cieco randomizzato su pazienti ipertesi ha dimostrato che 730mg al giorno di quercetina per 28 giorni hanno ridotto sia la pressione sistolica che diastolica (massima e minima). “ La quercetina è dimostrato che potenzia l’autofagia ovvero il processo di degradazione attraverso il quale macromolecole, proteine mal ripiegate e organelli vengono degradati dai lisosomi e riciclati, che costituisce un processo indispensabile per l’omeostasi cellulare. In questo contesto, il targeting dell’autofagia con prodotti naturali è considerato una potenziale strategia terapeutica per la prevenzione e il trattamento di diversi disturbi. Quindi ad esempio protegge e ripulisce i polmoni e il fegato. Contrasta l’Alzheimer. La quercetina è utilizzata per lo sviluppo di formulazioni anti-Alzheimer a causa del suo effetto neuroprotettivo contro lo stress ossidativo attraverso meccanismi di regolazione dell’apoptosi. Sono stati suggeriti diversi meccanismi per le azioni neuro protettive della quercetina, inclusa l’inibizione dell’aggregazione amiloide-β (Aβ) inibizione della formazione di grovigli neurofibrillari intracellulari (NFT), inibizione della proteina precursore dell’amiloide (APP), inibizione dell’enzima di scissione (BACE1), inibizione dell’acetilcolinesterasi (AChE) e altri che attenuano lo stress ossidativo nell’Alzheimer. Contrasta macchie cutanee dovute all’età e lentiggini. La quercetina è dimostrato che inibisce la sovraespressione della tirosinasi che è l’enzima chiave nel percorso della melanogenesi, che coinvolge tre enzimi pigmentari specifici nei melanosomi ed è ampiamente presente in mammiferi, piante, batteri e funghi. . Un accumulo eccessivo di melanina porta a diversi disturbi della pigmentazione, come macchie dell’età de melasma, lentiggini e melanoma. L’inibizione della sovraespressione della tirosinasi può ridurre la generazione di melanina e quindi prevenire e trattare questi disturbi. Contrasta l’artrite. Ricerche su modello animale hanno dimostrato che la quercetina riduce il dolore e l’infiammazione associati all’artrite. Protegge il fegato dai danni dell’alcol. Il consumo di alcol rappresenta circa il 10% dei decessi globali tra le popolazioni di età compresa tra 15 e 49 anni. Inoltre, la quercetina attenua il danno epatico, aumenta i livelli sierici di trigliceridi, alanina aminotransferasi (ALT) e aspartato aminotransferasi (AST). Inoltre, alcuni xenobiotici possono avere gravi effetti avversi che portano a tossicità epatica. Tratta la cistite interstiziale, considerata malattia rara. Si possono leggere numerose testimonianze di persone che hanno avuto grandi miglioramenti della cistite interstiziale grazie all’assunzione di quercetina. Infatti una ricerca ha dimostrato che in 4 settimane di assunzione, tutti i pazienti testati hanno avuto miglioramenti significativi della sintomatologia della cistite interstiziale senza riportare alcun effetto collaterale. In diverse regioni italiane, quando le diagnosi confermano la Cistite Interstiziale da parte degli Urologi/Anatopatologi, i rispettivi Assessorati alla Sanità erogano al paziente la Quercetina rigorosamente all’estratto secco formulato integratore in fascia A - vita natural/durante. E’ dimostrato che i bioflavonoidi hanno un grande potenziale antitumorale in diversi tipi di cancro. Poiché si trova prevalentemente nella dieta occidentale, potremmo beneficiare del suo effetto protettivo semplicemente assumendolo tramite le nostre diete o come integratore alimentare. Inoltre, la quercetina è considerata un chemiopreventivo che agisce sulle vie di trasduzione del segnale come modulatori per prevenire, inibire o invertire la carcinogenesi, grazie alla sua attività Pleiotropica. Con questa caratteristica la quercetina mostra molte attività come apoptosi, migrazione cellulare, differenziazione e proliferazione, equilibrio ossidativo e infiammazione. Mostra anche attività antiossidante e inibisce gli enzimi che attivano gli agenti cancerogeni. La sua azione antitumorale non è al momento stata studiata sull’uomo ma solo in vitro e su modello animale. La Quercetina utilizzata dopo chemio e radioterapia aumenta le difese immunitarie, ne migliora la fatica.


Acido-R-tioctico (R+)

È un prodotto di supporto nutrizionale classificato come antiossidante-antiradicalico naturale detto anche acido tiottico, nella sua forma fisiologica R(+). L’acido R-tiottico/alfa lipoico è sintetizzato nelle cellule dei tessuti ed è presente negli alimenti di quotidiano consumo. E’ definito l’antiossidante ideale per la sua elevata reattività verso i radicali liberi (radicali ossigeno-ROS) da cui protegge il sistema nervoso cerebrale. Rigenera le vitamine C ed E. Inoltre stimola la sintesi endogena del glutatione. L’Acido Alfa Lipoico ha dimostrato di generare effetti positivi in una vasta gamma di situazioni patologiche: diabete, aterosclerosi, patologie cardiache, cataratta, infiammazione, patologie neuro degenerative (tra cui il morbo di Parkinsons ed Alzheimer), conseguenze dell’esposizione a sostanze tossiche di varia natura e danni da esercizio fisico. L’acido alfa lipoico funziona come enzima o co-vitamina, nel senso che aumenta l’utilizzazione e la biodisponibilità del glucosio, rivelandosi utile nel trattamento del diabete (tipo I, tipo II e sub-clinico) e contribuisce a prevenire le patologie correlate all’intolleranza al glucosio. Possiede proprietà utili nel trattamento delle neuropatie periferiche e in presenza di compromissione di un nervo (lombosciatalgie, cervicalgia, tunnel carpale, parestesie).


Vitamina D

Un impressionante numero di ricerche scientifiche dimostra che la vitamina D svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie e nel mantenere la salute ottimale. Ci sono circa 30.000 geni nel corpo, e la vitamina D ne regola più o meno 3.000, così come i recettori della vitamina D si trovano in tutto il corpo. Il Dr. Michael Holick, considerato uno dei più grandi esperti del mondo della vitamina D, ha sottolineato che l’aumento dei livelli di vitamina D nella popolazione generale potrebbe prevenire malattie croniche che affliggono quasi 1 milione di vite in tutto il mondo ogni anno. Quello che sorprende di più è che almeno il 50% della popolazione è carente di vitamina D. I soggetti più a rischio sono gli anziani la cui pelle è meno efficiente nel convertire i raggi solari in vitamina D, chi è in sovrappeso (dato che la vitamina D è liposolubile) e ovviamente chi fa una vita sedentaria. Uno studio del 2011 ci rivela: [7] “La vitamina D è stata a lungo riconosciuta come essenziale per il sistema scheletrico. Ricerche più recenti suggeriscono che svolge anche un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario, includendo le risposte immunitarie all’infezione virale. Studi epidemiologici interventistici e osservazionali forniscono prove del fatto che la carenza di vitamina D può conferire un aumentato rischio di infezione da influenza e vie respiratorie. La carenza di vitamina D è anche prevalente tra i pazienti con infezione da HIV. Il Dr. Fabrizio Balducci, erborista con esperienza trentennale, spiega: “La vitamina D, considerata ormai un ormone, è quella che iperattiva le cellule dendritiche che sono quelle disseminate dal sistema immunitario in tutti i distretti collegati con l’esterno (stomaco, polmone, etc.). Le cellule dendritiche sono le prime che segnalano la presenza di un potenziale antigene e di conseguenza allertano attraverso le IL12 il sistema immunitario che invia in loco linfociti Natural Killer. E’ la difesa più rapida, quindi una sensibilizzazione promossa dalla vitamina D alle cellule dendritiche . Sempre parlando della vitamina D, c’è da dire che ha un’attività diretta nella stimolazione dei linfociti TREG che tendono al ripristino della bilancia immunitaria Th1-Th2, e questo è molto importante perché le molte persone che hanno un sistema alterato verso un’iper-espressione dei linfociti Th2, ossia chi soffre di disbiosi intestinale, di malattie autoimmuni sistemiche, ma anche di allergie, hanno di conseguenza una soppressione dei linfociti Th1 che sono preposti alla difesa virale ed altro. Risultano quindi meno riparate verso un probabile attacco virale e faranno molta fatica a risolvere una patologia da virus. Una ricerca pubblicata alla fine del 2012 su BMJ Open suggerisce che l’integrazione giornaliera con vitamina D provoca infezioni respiratorie meno gravi e un minore uso di antibiotici in una popolazione sensibile. [6] Un recente studio del 2019 intitolato “Attivazione polmonare della vitamina D3 ed effetto preventivo contro la polmonite interstiziale” ha dimostrato che nei polmoni ci sono i recettori e gli enzimi della vitamina D, dove essa svolge un’azione antinfiammatoria e preventiva sulla polmonite interstiziale. La polmonite interstiziale è proprio la conseguenza potenzialmente letale del nuovo coronavirus. Gli scienziati concludono: “La vitamina D3 viene attivata localmente nei tessuti polmonari, il che suggerisce che un elevato apporto dietetico di vitamina D3 può avere un effetto preventivo contro la polmonite interstiziale.” [5].


Vitamina D contro il Covid-19

Una ricerca spagnola pubblicata ad Ottobre 2020 condotta dal Dr. José Hernández ha scoperto che oltre l’80% dei 216 pazienti ricoverati per Covid-19 presso l’Ospedale Universitario Marqués de Valdecill a Santander ha una carenza di vitamina D. [1] Inoltre i pazienti COVID-19 con livelli di vitamina D inferiori avevano anche livelli sierici elevati di marker infiammatori come la ferritina e il Dimero. Sebbene il dato si riferisce ad un solo ospedale, conferma precedenti studi epidemiologici secondo cui la carenza di vitamina D è più diffusa nei Paesi dove il coronavirus ha mostrato un’aggressività maggiore, provocando più decessi. L’Ansa a riguardo commenta: “Se il ruolo protettivo della vitamina D contro la sindrome Covid 19 fosse confermato (attualmente è in corso in Gran Bretagna un vasto trial clinico per rispondere a questa domanda) un approccio preventivo potrebbe essere curare la carenza di questa vitamina, specialmente negli individui più suscettibili come gli anziani, i pazienti con altre malattie quali il diabete e il personale sanitario specie nei presidi di lunga degenza, ovvero tutte le popolazioni più a rischio di ammalarsi di COVID-19 in forma grave e con complicanze - conclude Hernández.” [2] A Marzo 2020 all’Università di Torino in Italia era stato condotto uno studio simile intitolato “Possibile ruolo preventivo e terapeutico della vitamina D nella gestione della pandemia da COVID-19” e i risultati erano stati gli stessi: grave carenza di vitamina D nei pazienti affetti dal Covid-19.


Vitamina C

La vitamina C è essenziale per l’essere umano perché una sua carenza causa la morte, e poiché il suo organismo non può produrla, deve fare affidamento sull’approvvigionamento esterno tramite l’alimentazione e l’integrazione. Nonostante molti animali e piante sono in grado di autoprodursi la vitamina C di cui hanno bisogno, l’uomo non può farlo perché manca del gene e quindi dell’enzima per sintetizzarla a partire dal glucosio.

La vitamina C è vitale per un sistema immunitario forte.

Il sistema immunitario è una rete multiforme e sofisticata di organi, tessuti, cellule, proteine e sostanze chimiche specializzate, che si è evoluta per proteggere l’ospite da una serie di agenti patogeni, come batteri, virus, funghi e parassiti e cellule cancerose. Può essere suddiviso in barriere epiteliali e costituenti cellulari e umorali dell’immunità innata (non specifica) e acquisita (specifica). La vitamina C svolge diverse funzioni legate alla salute del sistema immunitario che una recente review ha messo in evidenza. [5] La vitamina C rafforza la funzione immunitaria delle barriere epiteliali.

Gli stessi scienziati autori dello studio sulla relazione tra vitamina C e immunità concludono: “Nel complesso, la vitamina C sembra esercitare una moltitudine di effetti benefici sulle funzioni cellulari sia del sistema immunitario innato e adattativo.


Vitamina E

La vitamina E è presente negli alimenti sotto forma di esteri del tocoferolo e viene idrolizzata nell’intestino tenue ed assorbita attraverso la mucosa intestinale in presenza di sali biliari. La capacità della Vitamina E nel mantenere la stabilità della membrana cellulare degli eritrociti, che contiene una elevata concentrazione di grassi insaturi sarebbe legata alla proprietà antiossidante dell’alfa-tocoferolo. Importante l’impiego della vitamina E nell’angina pectoris, nelle miocarditi. Può essere indicata come supporto a diverse terapie come per la sterilità, per la dismenorrea e per le turbe funzionali della menopausa. La letteratura la menziona da integratore come coadiuvante per il trattamento di disturbi come artriti, artrite reumatoide, morbo di Dupuytren, indurimento dei corpi cavernosi (morbo di La Peyronie), enuresi, miopia evolutiva dell’adolescente. La tolleranza è eccellente e finora non è stato osservato alcun segno clinico di ipervitaminosi.


INDICAZIONI

NOVA-Q® è indicato in tutti i soggetti esposti a sostanze ossidanti e/o a carenze di micronutrienti antiossidanti.NOVA-Q® è controindicato in soggetti con ipersensibilità ad uno o più elementi contenuti nella formulazione. In urologia viene indicato nel disordine prostatico, nel dolore pelvico prostatico cronico, nella sindrome cronica dolorosa di 3a categoria batterica e abatterica. Nella cistite interstiziale, malattia rara. In oncologia è indicato nella cachessia neoplastica e anoressia post chemio e radioterapia. Contribuisce ad allontanare una chemio resistenza quando somministrato ad una chemioterapia con un’attività chelante di metalli come ferro, alluminio, piombo, etc. Attenua gli effetti collaterali della chemioterapia. è innovativo su ossidazione, infiammazione e dolore.


MODALITÀ D’USO

Si suggerisce l’assunzione di NOVA-Q® da una a o più compresse al dì o secondo parere del medico, dopo i pasti. Il prodotto va conservato in luogo fresco, lontano da fonti di calore e di intensa luce. NOVA-Q® non deve essere utilizzato dopo, la data di scadenza e va tenuto lontano dalla portata dei bambini. NOVA-Q® è un integratore avente effetto nutritivo o fisiologico (Direttiva 2002/46/CE). È notificato al Ministero della Sanità della Salute e prodotto in stabilimenti autorizzati secondo il regolamento (CE) 852/2004 – (HACCP).

CERTIFICAZIONI

Tutti i micronutrienti contenuti in NOVA-Q® sono certificati all’estratto secco. Le compresse di NOVA-Q® sono gastroresistenti NOVA-Q® certificato privo di OGM. NOVA-Q® senza glutine e privo di lattosio. La struttura farmaceutica che produce il NOVA-Q® è certificata secondo le linee guida le linee guida del Ministero della Salute e possiede l’autorizzazione per la produzione dei nutraceutici. NOVA-Q® si avvale del certificato di stabilità dei micronutrienti. Sistema di Qualità Certificata – UNI EN ISO 9001: 2008. Atto di riconoscimento ai sensi del regolamento (CE) n° 852/2004. CERTIFICATE OG GMP COMPLIANCE OF A MANUFACTURER – Issued following an accordance with – Art. 111(5) of directive 2001/83/EC. Capitolato tecnico. Allegati: Autorizzazione di produzione.


AVVERTENZE

IL NOVA•Q® è controindicato in soggetti con ipersensiblità ad uno o più elementi contenuti nella formulazione. Il NOVA•Q® non deve essere somministrato durante la gravidanza e allattamento.

Le presenti informazioni riportate in NOVA•Q® non sono consigli medici e non potrebbero essere accurate. Il lettore si assume la responsabilità dell’uso delle informazioni suddette declinando gli autori da ogni responsabilità diretta o indiretta verso se stessi o verso terzi.


Astuccio contenente 40 compresse da 1 g. - Formula proprietaria / distribuzione PHARMA GAM s.r.l.

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Giovanni Antonio Mereu Amm.re Delegato Tech. Scientific Manager.Tel.: +39 3487438088.

Prodotto e confezionato per conto di PHARMA GAM srl da Alfa Omega srl – via Leonardo da vinci, 57/A – 44034 Copparo (FE) – sito: www.alfaOmega.it Autorizzazione stabilimento di produzione.